Blog di Marco Castellani

Giorno: 24 Gennaio 2008

Hubble indaga sull’origine delle tempeste gioviane

L’analisi dettagliata delle gigantesche tempeste che si sono scatenate nell’atmosfera di Giove, nel marzo
dello scorso anno, stanno dimostrando ai ricercatori che il calore interno a Giove gioca un ruolo significativo
nel generare questi disturbi atmosferici…

Un team internazionale di ricerca coordinato dallo spagnolo Agustin Sánchez-Lavega. ha appena presentato
alla comunità scientifica le proprie scoperte riguardo questo evento, pubblicate nel fascicolo del 24 gennaio della
rivista internazionale Nature. Il team ha potuto monitorare la attività
e l’evoluzione delle nuvole nell’atmosfera del pianeta Giove con una risoluzione senza precedenti, grazie ai dati
del Telescopio Spaziale Hubble, il NASA Infrared Telescope Facility alle Hawai, e i telescopi alle Isole Canarie
(Spagna).




Immagini dell’atmosfera di Giove a confronto, in banda infrarossa (sinistra) e visibile (destra).

Credits: NASA, ESA, IRTF, and A. Sánchez-Lavega and R. Hueso (Universidad del País Vasco, Spain )

Anche un network di tanti piccoli telescopi dislocati in varie posizioni della Terra ha inviato
dati a sostegno di questa ricerca, la quale mette in luce il ruolo fondamentale – nella generazione di queste
tempeste – che hanno le nubi di vapore caldo
che si muovono velocemente dalla superficie verso le zone più alte dell’atmosfera gioviana…



HubbleSite Press Release

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Dal MESSENGER, le prime immagini a colori di Mercurio ad alta definizione

Una settimana fa, la sonda MESSENGER ha trasmesso a Terra le prime immagini ad alta risoluzione del pianeta
Mercurio mai inviate da una sonda nell’arco degli ultimi 30 anni (gli ultimi flyby a Mercurio si devono infatti
al Mariner 10 negli anni 1974 e 1975!). Tra le cose che il Mariner non aveva, e di cui invece MESSENGER dispone, vi è
una camera a colori…

La camera a largo campo del MESSENGER è equipaggiata con filtri a color a banda stretta, ben altra cosa in rapporto
ai due filtri in banda visibile (più il filtro in ultravioletto) che facevano parte della “vidicon camera” a bordo
del Mariner 10. Combinando immagini raccolte nei diversi filtri in banda visibile ed infrarossa, i dati del MESSENGER
hanno permesso di vedere Mercurio in una varietaà di immagini a colori ad alta risoluzione, per la prima volta in
assoluto.




Le immagini di Mercurio del MESSENGER: si passa al colore (più o meno…) !

Credits: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

Si può forse dire che le immagini di Mercurio a colori, tutto sommato, non sono poi così spettacolari…
Comunque, al di là del fattore “estetico”, queste ci portano
una serie di informazioni scientifiche assai preziose, soprattutto per determinare la varietà dei tipi di rocce e
di minerali presenti sulla superficie del pianeta.



MESSENGER Press Release

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Non dire notte, di Amos Oz

Immagine di Non dire notte
Delicato, forse si potrebbe definire.

Non c’e’ una storia “forte”, difatti – forse perchè la storia, il punto sensibile del romanzo, è la capacità stessa di rapporto della coppia di cui si narra, così diversa per età, inclinazioni, atteggiamenti… il basso continuo del loro ritrovarsi “a mezza strada”, la mediazione intelligente ma spontanea… questa mi pare la musica sommessa del libro, a cui magari ti abitui senza nemmeno accorgerti. Fin che non l’hai finito, e allora ci pensi…

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