Uno studio recente condotto utilizzando i dati di Chandra, fornisce la migliore evidenza mai raccolta del fatto che
molti buchi neri supermassivi siano in rotazione estremamente rapida…

La rotazione “furibonda” di questi giganteschi buchi neri crea poderosi getti di materia che trasferiscono
enormi quantità di energia nell’ambiente circostante, influenzando la stessa evoluzione della galassia.

Un team di scienziati ha posto a confronto le principali teorie riguardo l’emissione di jet da parte di buchi
neri
supermassivi, con i dati raccolti dalla sonda Chandra. In particolare, un campione di nove galassie
giganti che mostrano forti perturbazioni nella conformazione della loro atmosfera di gas sembra indicare
che il rispettivo buco nero centrale stia ruotando il più velocemente possibile.




L’immagine mostra quattro delle nove grandi galassie studiate da Chandra,
ognuna delle quali contiene al centro un buco nero di grande massa

Credits: NASA/CXC/UFRGS/R.Nemmen et al.; Illustration: NASA/CXC/M.Weiss

Si ritiene infatti che alcuni di questi buchi neri ruotino ad un tasso praticamente vicino al limite teorico,
indicato dalla teoria della relatività di Einstein; il che implica che essi possono accelerare la materia quasi
alla velocità della luce. La ricerca viene a confermare precedenti indicazioni ottenute con metodi più indiretti,
riguardo il fatto che alcuni buchi neri, sia della categoria stellare che di quella dei supermassivi, siano
in rotazione estremamente veloce, tanto da poter causare, in accordo con la teoria della relatività, distorsioni
nella conformazione dello stesso spazio-tempo intorno ad
essi.



Chandra Press Release

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