Blog di Marco Castellani

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Il potente motore di NGC 5283

La galassia lenticolare NGC 5283: è senz’altro lei la protagonista di questa bella immagine presa dal Telescopio Spaziale Hubble. NGC 5283 è una galassia che contiene al suo centro un nucleo galattico attivo (in breve AGN, da Active Galactic Nuclei), ovvero una regione estremamente compatta e luminosa, dove risiede sornione (ma non troppo) un buco nero di grande massa.

La galassia NGC 5283
Crediti: NASA, ESA, A. Barth, M. Revalski; Processing: Gladys Kober

Prima di cadere inesorabilmente preda del buco nero, la materia al suo intorno si riscalda terribilmente e diventa molto luminosa, così da giustificare la grande luce che vediamo provenire da questi oggetti, un tempo decisamente misteriosi.

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Troppi dati, caro Hubble!

Se non proprio perfetta, questa galassia è senz’altro una delle più fotogeniche. In pratica, un piccolo universo contenente miliardi di stelle, a circa quaranta milioni di anni luce da noi, in direzione della costellazione Dorado.

La bellissima galassia NGC 1566
Crediti: ESANASAHubbleProcessing: Detlev Odenthal

Sarà che anche l’orientazione aiuta, perché NGC 1566, il nome in codice di tanta bellezza, è posta in modo tale che la vediamo esattamente di fronte. Per l’anagrafe una grande galassia a spirale, esibisce due bracci che si avvolgono delicatamente su distanze immense, definendo così delle zone di intensa formazione stellare e sede di diversi ammassi stellari, graziosamente evidenziate dalla luce di colore violaceo che ne fuoriesce.

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L’importanza estrema di ciò che non si vede

Questa bella immagine fornita dal Telescopio Spaziale Hubble ci mostra un sistema di galassie interagenti noto come AM 1214-255.

Il sistema di galassie AM 1214-255
Crediti: NASA, ESA, A. Barth, and J. Dalcanton; Processing: Gladys Kober

Queste contengono al loro interno un nucleo galattico attivo, che è una regione straordinariamente luminosa della galassia stessa. Ed è così tanto luminosa perché ospita al suo interno – proprio nel cuore della galassia – un buco nero di grande massa, attorno al quale spiraleggia furiosamente la materia generando una enorme quantità di energia e luce.

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Prime immagini da SuperBIT

Una delle prime immagini scientifiche per il Super Pressure Balloon Imaging Telescope (SuperBIT), lanciato il 16 di questo mese dalla Nuova Zelanda, riguarda le Galassie Antenne.

Superba immagine delle Galassie Antenne, ad opera di SuperBIT
Crediti: NASA/SuperBIT

L’immagine è stata catturata dal telescopio, attaccato ad un pallone in galleggiamento a circa 33 chilometri da terra. SuperBIT cattura immagini di galassie dalla banda visibile al vicino ultravioletto: la cosa era già nelle corde del più attempato Telescopio Spaziale Hubble, ma SuperBIT vanta un campo di vista molto più grande.

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Parlare dello spazio

Ogni tanto per capire cosa ci sto a fare qui mi serve dare un’occhiata indietro, per ricordarmi come sono arrivato qui.

Questo progetto (per molta parte con il precedente nome di gruppolocale.it) è in corsa da diversi anni. Forse è proprio questo il suo reale valore, al di là delle notizie astronomiche che ora meglio e più diffusamente vengono rilanciate da ottimi siti, come Media INAF per esempio.

Qui cerco dunque un punto di vista, mi permetto collegamenti che non potrei fare se non in un blog personale. Anche, prendo vantaggio del mio non indifferente archivio. Il progetto è online dal lontano maggio 2002 ma in realtà anche da prima, sia pure in forma che nell’originale è ora difficilmente fruibile.

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Le infinite distese stellari di M100

Veramente maestosa, si dispiega su scala veramente cosmica. Lei, M100, è una galassia a spirale che si trova a circa 55 milioni di anni luce da noi.

Lei, la vastissima galassia M100
Crediti: NASAESAHubble; Processing: Judy Schmidt

Comprende oltre 100 miliardi di stelle, con una struttura a spirale molto ben definita che è particolarmente simile a quella della Via Lattea, a quanto sappiamo. Dunque è come ci vedessimo da lontano lontano, per un selfie che probabilmente, da questa distanza non potremo mai scattarci. La galassia, nota anche come NGC 4321 è uno degli afferenti più luminosi dell’ammasso di galassie della Vergine, il più ricco insieme di galassie tra quelli vicini al nostro, il Gruppo Locale.

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La galassia di Vera

La stella brillante che si mette in mostra nella parte sinistra della foto è ben dentro la Galassia. Ma dietro, a ben altra distanza, si staglia la maestosa galassia UGC 2885, una galassia a spirale veramente gigante, distante circa 232 milioni di anni luce.

La gigantesca galassia UGC 2885
Crediti: NASAESA, B. Holwerda (University of Louisville)

Si estende per circa ottocentomila anni luce, ben altra cosa rispetto alla Via Lattea, già grande, che ha un diametro di circa centomila anni luce. Possiede circa un milione di milioni di stelle, dieci volte la popolazione stellare della Via Lattea.

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La pacifica bellezza di NGC 1300 (e una provocazione)

Una immagine maestosa. Al centro di questa galassia a spirale c’è una barra. Al centro di questa c’è una spirale più piccola, più compatta. Ma non è finita. Al centro di quest’ultima c’è un buco nero di grande massa.

Tutto questo accade nella galassia chiamate NGC 1300. Tutto questo avviene a circa settanta milioni di anni luce da noi. Sicuramente è una grande galassia, il suo diametro è infatti pari a circa 150.000 anni luce (la nostra si aggira intorno ai 100.000, per capirci).

La bellissima galassia a spirale barrata NGC 1330
(Crediti: NASA ESAHubble Heritage)

Questa composizione di immagini di Hubble è una delle più dettagliate mai realizzate di una intera galassia. Guardatela bene: incredibili sono i dettagli della barra centrale e dei maestosi bracci di spirale. Fateci caso, sono visibili anche numerose altre galassie, più lontane. Perché l’universo è pieno di galassie, ma proprio pieno.

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