Blog di Marco Castellani

Giorno: 29 Maggio 2007

VLA trova indicazioni dell’esistenza di buchi neri di massa intermedia

Sappiamo bene ormai che i buchi neri supermassivi si nascondono nel centro delle galassie, con una massa
tipica che può arrivare anche a quella di milioni di stelle. Dall’altro lato, vi sono i buchi neri “stellari”
con massa pari a qualche volta il nostro Sole. Gli astronomi si sono spesso domandati come mai non
riscivano a trovare buchi neri di massa “intermedia”, ovvero dell’ordine di centinaia o migliaia di masse
solari… almeno, fino ad oggi!

Utilizzando il radio telescopio Very Large Array (VLT) della National Science Fundation, gli astronomi
hanno indiiduato un ammasso globulare nella galassia di Andromeda (M31) che sembra contenere un
buco nero di circa 20.000 masse solari: finalmente, uno dei tanto ricercati buchi neri di massa intermedia!



Very Large Array. Image credit: NRAO/AUI/NSF


I ricercatori, all’inizio, hanno rilevato la radiazione in banda X emessa dall’ammasso globulare; hanno
poi effettuato osservazioni nello spettro delle onde radio, per trovare conferma che un oggetto
compatto di grande massa fosse presente al suo interno. Sebbene la spiegazione migliore rimane quella
di un buco nero, in effetti potrebbe anche essere un ammasso di oggetti compatti, come le stelle di
neutroni e buchi neri. E’ molto interessante il fatto che la quantità di emissione radio proveniente dall’oggetto sembra rispettare in pieno
le stime effettuate per buchi neri con massa intermedia tra quella della categoria “stellari” e “supermassivi”…



La notizia su Universe Today


NOAO Press Release

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Messier 81, come non l’abbiamo mai vista…

E’ senza dubbio l’immagine più definita della galassia Messier 81 che sia mai stata acquisita. Costruita con una serie di immagini prese con il telescopio spaziale Hubble, è tra le più estese in nostro possesso. M81 è una delle galassie più luminose che si possano vedere dalla Terra…

La galassia Messier 81 risulta inclinata di un certo angolo lungo la linea di vista, il che ci permette di poter osservare meglio la sua conformazione a spirale. E’ una galassia simile alla nostra Via Lattea, ma l’angolo di vista favorevole ci permette di comprenderne meglio la morfologia complessiva anche rispetto alla nostra stessa Galassia, dandoci una vista d’insieme dell’architettura di una tipica galassia a spirale, cosa che nel caso della Via Lattea sarebbe chiaramente impossibile.

LaGal

L’immagine della galassia M81 rilasciata da Hubble: è davvero suggestiva, soprattutto se ammirata a pieno schermo (cliccare sulla foto per il formato più grande)! Credits: NASA, ESA, and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA) Acknowledgment: A. Zezas and J. Huchra (Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics)

Per quanto la galassia sia distante da noi ben 11,6 miliardi di anni luce, la visione di Hubble è così definita che si riescono anche a risolvere alcune singole stelle, insieme con addensamenti quali ammassi aperti e globulari, ed anche regioni di gas fluorescente…

Spacetelescope.org Press Release

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