Uno dei grandi problemi della moderna astronomia è che i dati si raccolgono in maniera molto più veloce del tempo necessario per analizzarli. Perchè dunque non pensare ad una “archittettura distribuita” che permetta a chi vuole di contribuire ad un pezzetto di ricerca, aiutando gli scienziati? C’e’ chi ci ha pensato, in effetti…

Chris Lintott è un astronomo britannico che, trovandosi davanti al problema di identificare migliaia, o centinaia di migliaia di galassie del progetto Sloan Digital Sky Survey, ha pensato di “aprire al pubblico” il suo laboratorio scientifico e permettere di farsi aiutare da ogni persona che ne abbia voglia, e che abbia a disposizione un computer connesso ad Internet.

Così è stato creato Galaxy Zoo. Come recita la main page il progetto, “sfrutta la potenza di Internet – e del tuo cervello – per classificare un milione di galassie. Prendendovi parte, non solo contribuirai alla ricerca scientifica, ma andrai a vedere parti di Universo che letteralmente nessuno ha mai visto prima e darai senso alla gloriosa varietà di galassie
disseminate nel cielo…”


La galassia NGC6070
Credits: Sloan Digital Sky Survey

L’altra idea portante del progetto,è che “Il cervello umano è molto più bravo a riconoscere delle configurazioni di quanto possa fare un computer.” Ogni programma per computer che divide le galassie in varie categorie può fare un lavoro dignitoso, ma inevitabilmente lascia fuori un bel po’ di galassie che per vari motivi non riescono a rientrare nelle categorie “standard” definite e riconoscibili dalle procedure automatiche.

Il bello è che così rimangono fuori proprio dei sistemi che per la loro peculiarità possono essere ben più interessanti di quelli catalogabili in maniera automatica! Per questo, niente di meglio dell’occhio umano: segnandosi nel sito, si passa una procedura (non troppo difficile) di addestramento, e poi si comincia il “lavoro vero” di classificare realmente galassie che (in pratica) nessuno ha ancora studiato. Il sito è ovviamente in Inglese, comunque il linguaggio adottato non risulta troppo complesso.

Il sito di Galaxy Zoo

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