Due astronomi dell’Università delle Hawai, utilizzando il Telescopio Spaziale Hubble, avrebbero trovato il motivo
che fa brillare una gran parte di quasar: un buco nero al centro di una galassia di grande massa, che acquisisce
materiale da una galassia ricca di gas, di massa minore, che viene man mano “assorbita” dalla galassia più grande…

La fusione tra due galassie è stata da lungo tempo ritenuta un modo efficiente di portare gas in profondità all’interno di
una delle galassie, in modo da “foraggiare” il buco nero che si trova al suo centro, ma fino ad oggi mancavano
evidenze dirette che questo meccanismo fosse effettivamente all’opera, almeno in alcuni casi.

Si sa bene che i quasar, tra gli oggetti più energetici nell’intero Universo, si trovano al centro di galassie
giganti, e sono formati da un buco nero circondato da vortici di gas. Prima che il gas possa cadere all’interno
del buco nero, viene trascinato in una rotazione sempre più veloce, e la sua temperatura continua ad innalzarsi, fintanto
che diviene abbastanza caldo da irradiare innumerevoli volte più del Sole.




Una galassia ricca di gas collide con una galassia gigante, producendo un quasar (sopra), e una rappresentazione
artistica del quasar stesso (sotto)

Credits: Computer simulation by Joshua Barnes, University of Hawaii;A. Simonnet, Sonoma State University, NASA Education and Public Outreach.

Quel che finora era stato oggetto di speculazione, era racchiuso nella domanda “ma da dove proviene questo gas?”
A questo hanno tentato di dare risposta gli scienziati Fu e Stockton, riscontrando da alcune osservazioni, come il gas
sia prevalentemente composto da idrogeno ed elio, laddove il gas che circonda la galassia gigante risulta
pesantemente “contaminato” da elementi più pesanti, come carbonio ed ossigeno.

La differenza è molto importante,
perchè rivela come il materiale che cade nel buco nero provenga da un ambiente esterno alla galassia dove il buco nero
stesso si trova, e più precisamente, secondo i due scienziati, da un’altra galassia che risulta in collisione (o in fusione,
a seconda di come si voglia pensare il processo in corso) con la prima: questo è testimoniato anche da osservazioni
di masse di gas in moto “caotico” diffuse intorno al quasar.



UH Press Release

Loading


Scopri di più da Stardust

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.