Per quanto il titolo possa apparire roboante, bisogna dire che non è troppo lontano dal vero, in questo caso. Ed è tutto merito loro, se ci spingiamo fin quasi ai confini del cosmo: merito senz’altro di questi grandi telescopi spaziali dei quali ragiono in questa recentissima chiacchierata svolta in compagnia di Alberto Negri, di SpazioTesla.

Certo di telescopi nello spazio ormai ce ne sono tantissimi, la lista è davvero lunga. Solo per questioni di esempio e per la loro indubbia rilevanza nella storia e nella attualità astronomica, che sono stati scelti questi tre: Hubble, James Webb ed Euclid, tutti e tre già ben presenti tra gli articoli di questo blog (se cliccate sui link sotto il nome dei singoli telescopi potrete verificarlo).

La chiacchierata si è svolta nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, 29 gennaio, ed è stata una preziosa occasione per ripercorrere una parte importante dell’impresa spaziale orientata all’astronomia. Una impresa costellata di errori (anche tragici, come il disastro del Challenger che portò Hubble ad essere lanciato con anni di ritardo) e di successi (rimanendo su Hubble, basterebbe dire che grazie ai suoi dati ora sappiamo di essere dentro un universo in espansione accelerata).

Come per le precedenti occasioni, Alberto è stato abile e preciso nel porre le questioni rilevanti. Credo inoltre si possa fruire di questo incontro assorbendo anche il clima di amichevole cordialità entro la cui cornice si è svolto.

Insieme con Alberto, abbiamo cercato, soprattutto nella parte finale, di andare un po’ al di là del dato scientifico o tecnologico, per comprendere (un po’ come già viene fatto per la serie video di DarsiSpazio, con Gabriele Broglia) la sfida verso una nuova consapevolezza umana, che tutto questo affacciarsi verso il cosmo ci sta indubbiamente portando.

Buona visione dunque!

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