Blog di Marco Castellani

Mese: Febbraio 2004 Page 2 of 5

Hubble riprende M64

Il telescopio Spaziale Hubble ha ripreso la “Dark Eye Galaxy”, conosciuta anche come M64. La particolarit? di questa galassia ? la presenza di una anello di polveri oscure attorno al nucleo; da qui il suo nome.

Il particolare aspetto di questa galassia ? dovuto allo scontro

L'immagine ripresa dal telescopio spaziale: la zona scura ruota in senso contrario rispetto alle stelle dalla galassia.

con una piccola galassia. Proprio l'anello di polveri scure ? ci? che rimane a segnalare l'evento: il senso di rotazione attorno al nucleo centrale ? infatti contrario a quello delle stelle (e delle polveri) della galassia pi? grande. Le zone di confine, dove le due correnti galattiche vengono a incontrarsi sono sede di intensi fenomeni di formazione stellare, come ancora una volta Hubble ci mostra.

Fonte della notizia:
sito della Unione Astrofili Italiani
http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=397

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Le piu’ belle 25 immagini fornite da Hubble

Le 25 immagini piu' belle dallo Space Telescope riunite insieme in una suggestiva “esposizione” sul sito Spacetelescope.org…

Davvero un ottimo lavoro ed una serie di immagini stupende ci ha consegnato il telescopio spaziale Hubble nei suoi anni di attivita'…. Soprattutto ora che si comincia a pensare di mandarlo in pensione, non e' male guardarsi questa galleria con le piu' suggestive immagini fornite da Hubble.. davvero c'e' da rifarsi gli occhi!

http://www.spacetelescope.org/bin/images.pl?searchtype=bestof

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Buco nero supermassivo “strappa” materiale ad una stella vicina…

Grazie ai due osservatori spaziali che operano in banda X, gli astronomi hanno raccolto la prima evidenza consistente di un buco nero di grande massa che “strappa” materiale da una stella e la consuma pian piano…

Questo evento, finalmente catturato dalla sonda Chandra della NASA e il telescopio XMM-Newton dell' ESA, era stato da tempo predetto dalla teoria, ma mai osservato….  Probabilmente la stella si e' trovata “nel posto sbagliato”, magari portata nelle vicinanze del buco nero supermassivo dall'impulso ricevuto a seguito di un incontro ravvicinato con un'altra stella.



Immagine composta dalle osservazioni di Chandra, di XMM e della sonda ROSAT, che bene illustrano il processo di progressiva perdita di materia della stella ad opera del buco nero supermassivo.

Credit: Illustration: NASA/CXC/M.Weiss;
X-ray: NASA/CXC/MPE/S.Komossa et al.;
Optical: ESO/MPE/S.Komossa



Il dato osservativo che ha condotto ad ipotizzare questo scenario e' la rivelazione di un forte burst in banda X proveniente dal centro della galassia denominata RX J1242-11. Tale “scoppio”, uno dei piu' forti mai rilevati in una galassia, e' verosimilmente stato causato dal gas della stella vicina al buco nero allorche', in caduta sul buco nero stesso, viene riscaldato a milioni di gradi centigradi prima di essere inglobato dalla gigantesca struttura. L'energia liberata nel processo e' all'incirca equivalente a quella di una supernova.

Chandra press release:
http://chandra.harvard.edu/press/04_releases/press_021804.html

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Una miriade di stelline blu in M32…

Il notevole potere risolutivo del telescopio spaziale Hubble ha consentito agli astronomi di risolvere, per la prima volta, delle stelle di colore blu all'interno di una galassia ellittica…

La serie di circa 8000 stelle blu fa pensare quasi (vedi la foto qui sotto)ad una miriade di fiocchi di neve, vicino al nucleo della galassia ellittica M 32, distante circa due milioni e mezzo di anni luce da noi, nella costellazione di Andromeda



Credit: NASA and Thomas M. Brown, Charles W. Bowers, Randy A. Kimble, AllenV. Sweigart (NASA Goddard Space Flight Center) and Henry C. Ferguson (Space Telescope Science Institute)

Fonte: “Picture of the day” odierna nel sito
http://www.spacetelescope.org

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La fisica dell’uomo ragno e degli altri supereroi…

Si puo' tenere un corso di fisica insegnando i principi della disciplina con il solo ausilio dei libri a fumetti? Il professor James Kakalios dell'University of Minnesota lo sta facendo dal 1995…

..Precisamente quando spiego' il principio della conservazione del momento calcolado la resistenza della tela dell'Uomo-Ragno che sarebbe stata necessaria a fermare una caduta della sua ragazza da una notevole altezza…

Il professore spiega poi che e' riuscito a trovare esempi, sempre nei libri a fumetti dei supereroi, di una corretta descrizione dei principi fisici di base per un grande numero di argomenti, inclusa la meccanica classica, l'elettricita' e il magnetiscmo, e perfino la fisica quantistica…


http://scienceblog.com/community/article2312.html

http://slashdot.org/article.pl?sid=04/02/15/2146226


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Scienziati a quattro passi di distanza…

Disponibile in rete un interessante lavoro di M. E. J. Newman (Center for the Study of Complex Systems and Department of Physics, University of Michigan). Utilizzando dati raccolti da tre database bibliografici rispettivamente delle discipline della biologia, della fisica e della matematica, sono stati costruiti dei network di relazioni, nei quali i nodi sono rappresentati da scienziati, e dove due scienziati sono “connessi” tra loro se risultano coautori di almeno un articolo scientifico…

Gli autori del lavoro hanno usato questo network per cercare una risposta ad una notevole varieta' di questioni riguardanti gli “schemi” di collaborazione, come il numero degli articoli che gli scienziati scrivono, il modo in cui molte persone confluiscono nella scrittura di un dato articolo, qual e' la distanza tipica tra due scienziati nel network complessivo, e come gli schemi di collaborazione possano veriare tra le persone e con il passare del tempo…

Lo studio ha permesso di scoprire che gli schemi di pubblicazione sono assai dipendenti dal particolare campo di studi investigato: in biologia abbiamo grandi gruppi di co-autori, in matematica predominano i lavori firmati da autori singoli o a coppie, mentre in fisica ci si muove nel mezzo. Eccezione rilevante, la fisica delle particelle, dove nei cinque anni consiederati, gli autori hanno una media di ben 173 collaboratori (..nientemeno!).

I gradi di separazione, che misurano la “distanza” dalle persone nel network, e' risultata assai breve: in biologia, ci sono circa 4 passi da uno scienziato all'altro, in fisica sono circa 6 ed in matematica circa 7.

http://www.lescienze.it/index.php3?id=8572
http://www.pnas.org/cgi/content/abstract/0307545100v1

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La galassia pi? lontana!

Situata a 13 miliardi di anni luce dal nostro pianeta, e' l'oggetto piu' distante dalla Terra finora individuato. Avvistata da un'equipe di astrofisici, proprio grazie a quel telescopio spaziale (Hubble) che la Nasa avrebbe deciso di mandare in pensione…!


Il telescopio Hubble
WASHINGTON – E' una piccola galassia, distante 13 miliardi di anni luce, l'oggetto conosciuto pi? lontano dalla Terra. A individuarlo ? stata una ?quipe di astrofisici grazie a due potenti telescopi, uno nello spazio, lo Hubble, e l'altro alle Hawaii, il Keck. La distanza dalla Terra, circa 13 miliardi di anni luce, ci svela che la luce che perviene dalla piccola galassia, ? stata emessa quando l'universo era nato da poco, cio? da circa 750 milioni di anni. E' questa la teoria di Richard Ellis, astronomo del California Institute of Technology e padre della ricerca.

Una scoperta, che secondo gli astrofisici, non ? che l'ennesima dimostrazione dell'utilit? del telescopio Hubble, che la Nasa ha invece recentemente deciso di mandare in pensione. L'Agenzia spaziale Usa ha infatti confermato di non voler inviare un altro shuttle per il mantenimento di Hubble, al quale a questo punto non rimarrebbero che altri tre anni di attivit?.

“Noi abbiamo bisogno di Hubble…non avremmo potuto fare questa scoperta senza il telescopio”, ha dichiarato Richard Ellis. “Il nuovo oggetto osservato – ha dichiarato lo scienziato – ? un piccolo e compatto sistema di stelle”.

L'osservazione della galassia, piccola e lontanissima, ? stata resa possibile da un effetto naturale di amplificazione della luce provocato da un ammasso di galassie chiamato Abell 2218, che devia e moltiplica l'intensit? della luce emessa dalla galassia lontanissima. Abell 2218 ? stata usata semplicemente come una “lente gravitazionale”.

I risultati della ricerca dell'?quipe internazionale sono stati resi pubblici durante l'annuale riunione dell'American Association per il progresso della scienza, che si sta svolgendo a Seattle.


dal sito www.repubblica.it

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Picco di contatti su GruppoLocale.net !

Pare che il 13 Febbraio 2004 abbiamo avuto il record di visite da quando e' aperto il sito…

Ben 1519 pagine visitate, se non e' … impazzito il contatore degli accessi (nella pagina “Statistiche”).

 Mi chiedo se per caso il link a GruppoLocale.net e' apparso in qualche portale o comunque qualche sito molto frequentato… se cosi' fosse, mi potete far sapere dove ? 

Potete farlo apponendo un commento a questa stessa notizia (cliccando su “Scrivi un commento” qui in fondo a questa pagina) , oppure anche inviando un e-mail a castellani@despammed.com

…grazie in anciticipo  !!

Marco C.

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