Blog di Marco Castellani

Mese: Giugno 2007 Page 2 of 5

Microracconti #1: Laura


Transe mutation
Inserito originariamente da mmarsupilami

Laura.

Passeggiavamo nel viale alberato. Lei non piangeva più, anche se il suo volto era ancora segnato dalle righe sottili delle lacrime versate.

“Non è vero, non è più così. Lo sai. Ora, lo sai” Disse Laura.
Non risposi. Assorbivo l’aria, le sensazioni. Il suono dei miei passi. Aspettavo di appoggiarmi su un terreno più semplice, ricercavo un piano di stabilità interiore più definito.

Erano ancora raggi serpeggianti di tensione sul suo viso, ad apparire. Velocemente poi si diravadano. Osservavo, preferivo aspettare.

Non so. Non so dirti, Laura. Lo dissi o lo pensai, non ricordo. Lo sentivo.

“E’ una cosa passata. Lo sai.”, disse lei di nuovo.

C’era una barriera che non cadeva, un qualcosa che non si schiudeva. Camminavamo, in silenzio. Non ero preoccupato: c’era solo da attendere. Non si poteva forzare, non si poteva forzare nulla.

Le cose grandi e le cose piccole si mischiavano. I moti dell’animo erano importanti, come gli alberi maestosi sotto i quali camminavamo. Il microcosmo delle sensazioni variava in alta frequenza ad ogni nostro passo.

Lei fece il passo più coraggioso. E la situazione si appoggiò nel suo punto di stabilità, nello stesso istante. Si fermò, appoggiò il viso sul mio petto. Respiravo il profumo dei suoi capelli biondi.

“Il resto non conta nulla. Io ti voglio bene. Io ti amo”, mi disse guardandomi.

Niente, nessuno, era più femminile di Laura, in quel momento. In quel brevissimo fondamentale momento, nel lungo viale alberato.

E io ero a casa. Finalmente.

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Le nubi di Titano…

Una nuova immagine di Titano acquisita da Cassini mostra dettagli sulle nubi di metano di questa luna di Saturno…

Ecco un’altra fotografia della luna di Saturno chiamata Titano, catturata dalla sonda Cassini della NASA il 13 maggio di quest’anno, quando la sonda si trovava ad una distanza di poco più di centomila chilometri.


La cosa interessante è che dall’immagine, nella parte più bassa, si riconosce uno strato brillante di nubi, originato dalla circolazione dell’atmosfera ricca di metano propria di Titano.

Credits: NASA/JPL/SSI



NASA/JPL Press Release

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Immagini Hubble di Cerere e Vesta aiutano a preparare la missione della sonda Dawn…

Vesta e Ceres sono due tra i corpi più grandi nella fascia degli asteroidi, una regione tra Marte e Giove. Le immagini che ha acquisito Hubble saranno assai utili per gli astronomi che stanno lavorando sulla futura missione Dawn.

Per la precisione, le immagini di Hubble aiuteranno gli astronomi a pianificare i dettagli della missione della sonda Dawn, che dovrà effettuare un “tour” tra questi “grossi sassi”. La NASA ha in programma infatti per il 7 del mese prossimo, il lancio dalla sonda, per un viaggio di quattro anni proprio verso la fascia degli asteroidi.




Le immagini degli asteroidi Vesta e Cerere

Credits: NASA/ESA

Una volta arrivata sul posto, Dawn effettuerà qualche “saltello” tra un asteroide e l’altro, ponendosi in orbita intorno a Vesta nel 2011 ed intorno a Cerere nel 2015. La sonda Dawn sarà la prima ad orbitare intorno a questi due corpi celesti. La fascia principale degli asterodi riveste un notevole interesse, poichè è popolata da almeno centomila asteroidi, una sorta di “riserva” di materiale residuo rimasto dalla formazione dei pianeti del nostro Sistema Solare, avvenuta circa 4,6 miliardi di anni fa…



Hubblesite Press Release

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Mimas, piccola luna di Saturno…

Ecco una altra interessante immagine acquisita dalla sonda Cassini: questa volta i riflettori sono sulla piccola luna di Saturno che prende il nome di Mimas…

La luna di Saturno chiamata Mimas è un piccolo corpo celeste, di meno di 400 chilometri di diametro. Se si guarda con attenzione la foto appena rilasciata sul sito della sonda Cassimi, la si può scorgere come il piccolo puntino bianco in basso a destra. L’immagine è stata acquisita da Cassini in data 11 maggio di quest’anno, quando la sonda si trovava a circa 720.000 chilometri dalla superficie di Saturno.




Mimas fa capolino vicino sotto gli anelli del “gigante” Saturno…

Credits: NASA/JPL



NASA/JPL Press Release

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Eris, più grande di Plutone

Tempi duri per Plutone: dopo essere stato “derubricato” dalla categoria di pianeta, ora si scopre che vi sono diversi “pianeti nani” simili a lui nel Sistema Solare, ed alcuni (come nel caso di Eris) addirittura più grandi!

La ricerca è stata condotta in collaborazione tra il Telescopio Spaziale Hubble e l’osservatorio del Keck, con l’obiettivo di misurare precisamente la massa di Eris, il più grande di una nuova classe di “pianeti nani” nel nostro Sistema Solare. A quanto pare, Eris è circa 1.27 volte più massivo di Plutone, che fino a ieri era considerato il più grande componente della Fascia di Kuiper di oggetti “ghiacciati” al di là di Nettuno.

Le osservazioni di Hubble nel 2006 aveveno già mostrato come Eris fosse fisicamente appena più esteso di Plutone; tuttavia la misura della sua massa è stata possibile solo osservando il moto orbitale della luna Dysnomia intorno ad Eris. Una serie di immagini di Dysnomia in varie fasi della sua orbita sono state acquisite da Hubble e dal Keck, e l’analisi di tali immagini ha portato alla determinazione della sua massa.


Image Hosted by ImageShack.us

Eris e la sua luna Dysnomia (Credits: Hubble)

Alla luce di scoperte come questa, risulta forse più comprensibile il fatto che Plutone sia stato declassato al rango di Pianeta Nano dall’Unione Astronomica Internazionale: se così non fosse stato, infatti, avremmo un numero di “pianeti” nel Sistema Solare decisamente molto più alto di quanto ritenuto fino a pochissimo tempo fa…


HubbleSite Press Release

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Cassini scopre che le lune di Saturno sono ancora attive

Le lune di Saturno Tethys e Dione, secondo quanto riscontrato dalla sonda Cassini, sono ancora ben attive…

Per la precisione, sembra che emettano flussi di particelle nello spazio circostante, secondo i dati ottenuti dalla sonda. La scoperta suggerisce direttamente la possibilità di qualche sorta di attività geologica in corso, forse anche vulcanica, su questi “mondi di ghiaccio”. I risultati di tale indagine verranno pubblicati sulla rivista “Nature” questa settimana.
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La luna di Saturno Dione: forse attività geologica in atto?

Credits: NASA/JPL



NASA/JPL Press Release

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Forse trovata una galassia fatta solo di materia oscura…

Un team internazionale di astronomi ha ottenuto delle indicazioni consistenti, del fatto che una “galassia
oscura” recentemente scoperta sia in effetti un oggetto delle dimensioni di una galassia normale, costituita
però interamente di materia oscura. L’oggetto era noto fin dal 2000, ma gli astronomi con il progredire delle
ricerche, sembra abbiano messo da parte le altre ipotesi, riguardo la natura di questa galassia…

In un articolo appena uscito sul web in forma di preprint, intitolato 21-cm synthesis observations of VIRGOHI 21 – a possible dark galaxy in the Virgo Cluster i ricercatori forniscono delle evidenze aggiornate riguardo
questa “misteriosa” galassia.

Nel dettaglio, essi hanno ottenuto delle osservazioni ad altra risoluzione di VIRGOHI21 (questo è il nome della
galassia, localizzata nell’Ammasso della Vergine), utilizzando il “Westerbork Synthesis Radio Telescope” (WSRT). per comprendere al meglio le quantità di idrogeno neutro presenti nella galassia. A tali indagini hanno poi
fatto seguire dettagliate osservazioni con il Telescopio Spaziale Hubble, nel tentativo di rintracciare ogni
possibile traccia di oggetti stellari nella galassia, ma nessun indicazione di stelle è stata trovata. La sua distanza dalla Terra è di circa 50 milioni di anni luce: se si trattasse di una “normale” galassia, la sua luce dovrebbe essere rilevabile anche con un telescopio amatoriale abbastanza potente. Invece nulla… Questo ed altri argomenti, dettagliati nell’articolo, fanno propendere gli scienziati verso l’ipotesi eccitante di aver trovato finalmente una galassia composta solamente di materia oscura.

La galassia “oscura” VIRGOHI21. Credits: NAIC

La scoperta è di indubbio interesse, anche perchè, come scrivono i ricercatori nel loro articolo,“Molte osservazioni indicano che la materia oscura domina l’Universo a scale extragalattiche, ma finora nessuna struttura di dimensioni galattiche composta totalmente di materia oscura era stata identificata in modo convincente…”

Nel gruppo di ricercatori coinvolti nella scoperta vi sono anche due italiani, Marco Grossi dell’Osservatorio di Arcetri, e Sabina Sabatini dell’Osservatorio di Roma.



La notizia su Universe Today (in inglese)

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E’ disponibile Stellarium 0.9

Da pochi giorni è possibile scaricare la nuova versione del programma di planetario gratuito chiamato “Stellarium”…

“Stellarium è un planetario gratuito Open Source per il vostro computer. Mostra un cielo realistico in 3D proprio come lo vedreste ad occhio nudo, con un binocolo o un telescopio.
Viene utilizzato anche in planetari in videoproiezione. Imposta semplicemente le tue coordinate e vai!”
(Dal sito italiano di Stellarium)



Credits: Stellarium website


Il sito in italiano è un buon riferimento per apprendere le funzionalità di questo programma davvero interessante (e disponibile per una serie di piattaforme: Windows, Max OS X e Linux), tuttavia per la versione nuova è ancora necessario riferirsi al sito in lingua inglese (una volta istallata la 0.9, comunque, sarete piacevolmente accolti da scritte e menù già tradotti nella nostra lingua)

Quando possibile, penso di pubblicare una recensione più estesa di Stellarium: da qualche prova, direi che lo merita…!

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