Blog di Marco Castellani

Mese: Giugno 2008

Jamaica farewell… in Monteporzio

Sounds of laughter everywhere and
the dancing girls swaying to and fro
I must declare my heart is there
thou I’ve been from Maine to Mexico…

Mattina. Mentre mi arrampico in auto verso Monteporzio, questo piccolo paesino nei dintorni di Roma, risuonano in auto le note di Jamaika farewell reinterpretata da Eugenio Finardi nel bel disco Acustica, di un pò di anni fa…

… il sole bacia l’ampio colle di fronte, affollatissimo di verdi alberi, in direzione del quale la strada si inerpica. E pare tutto uno sfondo luminoso, una cornice di bella natura; la chitarra esegue leggerissima ed espressiva gli arpeggi della canzone, e la musica sembra mirabilmente adattarsi all’ambiente, ricavarci uno spazio suo, farlo risuonare..

….. E siamo lontanissimi (…purtroppo?) dalla Jamaica, dalle palme, dall’ambiente della canzone che interpretò con successo – imparo ora – Harry Belafonte. Nulla di che stupirsi, mi dico: la forza espressiva della musica, il suo significato universale…

…I must declare my heart is there…. 😉

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Tre giorni a Bologna…

Alla fine è andata bene, questa piccola trasferta a Bologna per i tre giorni di corso di Java della unità CU5 del progetto di Gaia di ESA. Bisogna proprio che butti giù due note, anche se il tempo è sempre poco (oppure il lavoro da fare sarebbe sempre tanto..??), ma altrimenti questo mio povero blog rimane un pò troppo in standby…

E’ stato, come pensavo, un corso abbastanza intenso, in termini di cose fatte e soprattutto di cose “semicomprese” da ricomprendere e ruminare una volta tornati a casa. Comunque è stato utile per capire la direzione che sta prendendo questo grosso progetto (del satellite Gaia che sarà lanciato nei prossimi anni), e regolarsi di conseguenza. Primo, mi devo decidere ad imparare bene Java: tutto l’environment in effetti si svolge su questo linguaggio, prima si apprende meglio è. E’ come qualche anno fa era per il Fortran: io (e taluni altri) lo uso ancora, ma certo non è il linguaggio… del futuro! Poi, è stato bello interagire con gli “insegnanti”, MR e FDA, una coppia (proprio: sposati tra loro) molto disponibile per charimenti ed altro, oltrechè ovviamente esperta nel proprio lavoro.

Poi.. Bologna, i portici… lo stare in un’altra città tutto d’un botto.. il viaggio in treno da solo, nella quiete… il gioco di aggiornare il microblog dal telefonino – un pò per farmi compagnia nei momenti in cui ero da solo (i link puntano ad alcuni post fatti in diversi momenti) l’impaccio di dover mangiare da solo, il primo e il secondo giorno (prendete nota: odio andare al ristorante da solo!!), e il divertimento di occasionali scambi di battute con le vicine di tavolo (e io che sono timido!) …

… l’albergo, la colazione la mattina, la corsa verso l’Osservatorio, con la cartina in mano… il ritorno con il collega LP.. la partita vista a casa mia, con tutti i bimbi intorno… la cena sociale, il ristorante carino e le persone simpatiche, non tante così che si poteva stare tutti assieme, le gag fatte con LP piaciute anche agli altri… tante piccole cose da ricordare, come in ogni viaggio, come in ogni istante forse (ma nei viaggi, mi sembra più facile tenere gli occhi aperti per vedere)…

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Tre “super terre” intorno alla stella HD 40307

Ad una conferenza internazionale, un gruppo di astronomi europei ha annunciato un importante risultato nel campo della ricerca di pianeti extrasolari:
la scoperta di un sistema triplo di “super-Terre” intorno alle stella HD 40307.

Il risultato è stato raggiunto utilizzando lo strumento denominato HARPS dell’ESO, alla stazione astronomica di La Silla. Ma c’e’ di più: guardando
all’intero campione di oggetti celesti studiato con HARPS, gli astronomi hanno potuto contare un totale di 45 candidati a pianeta con massa al di
sotto delle 30 masse terrestri, e periodo orbitale inferiore a 50 giorni. Questo implica che all’incirca un terzo delle stelle di tipo solare dovrebbe
possedere un sistema nel quale orbitano simili pianeti.




Una tripletta di “super terre” (ricostruzione artistica)

Credits: ESO

Insomma, pare proprio che si stiano facendo decisi progressi nella risposta alla domanda se ogni singola stella possieda un sistema con dei pianeti, e nel caso, quanti possano essere. Correva l’anno 1995 quando venne scoperto un pianeta intorno alla stella 51 Pegasi, e da quel momento più di 270 pianeti al di fuori
del Sistema Solare sono stati scoperti, la maggior parte dei quali intorno a stelle di tipo solare. La maggior parte di questi sono giganti, come
Giove o Saturno, e le attuali statistiche ci indicano che all’incirca una stella su quattordici ospiti tale tipo di pianeti.



ESO Press Release

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Phoenix: nuove strategie per raccogliere campioni su Marte

Gli ingegneri che manovrano il braccio robotico della sonda Phoenix su Marte, stanno testando delle nuove metodologie per raccogliere campioni di terreno e portarlo negli strumenti a bordo della sonda…

… Ora che i ricercatori hanno compreso quanto sia “grumoso” il suolo marziano intorno alla sonda Phoenix, si sono rese necessarie strategie di raccolta appositamente predisposte. A quanto pare, gli scienziati sono stati i primi ad essere stati sorpresi dalla natura particolare del suolo di Marte, allorchè il braccio della sonda ha cominciato a “grattare” per terra: si potrebbe proprio dire, non si finisce mai di imparare.. 😉

http://phoenix.lpl.arizona.edu/06_09_pr.php

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Phoenix.. e la NASA arriva sul web2.0

Per seguire lo sviluppo della missione Phoenix su Marte, non vi è solo il sito web allestito dalla NASA per l’occasione: gli aggiornamenti “momento per momento” sono anche pubblicati su Twitter…

Gli appassionati del fenomeno chiamato web2.0 ben conoscono il popolare servizio di “microblogging” Twitter: ad ogni utente è assegnata una pagina web ove si possono postare – sotto forma di brevi messaggi di testo – messaggi di aggiornamento, pensieri, impressioni, e qualsiasi cosa si voglia condividere con amici più o meno vicini. La NASA ha pensato bene di aprire un account per la sonda Phoenix, su Marte da una decina di giorni, ove vengono inviate (in prima persona, come fosse proprio la sonda a raccontare…) notizie e brevi flashes sulla situazione della sonda e su cosa sta combinando sul pianeta.


La sonda Phoenix (Credits: NASA/JPL)

La pagina è raggiungibile all’indirizzo http://twitter.com/Marsphoenix; assai notevole il fatto che in pochi giorni ha raccolto quasi ventimila “iscritti”, a testimonianza sia della popolarità di Twitter sia dell’interesse con cui viene seguita la missione anche al di fuori dall’ambiente scientifico; alla luce di questo, è direi davvero importante e meritoria ogni opera di “divulgazione” di questa ed altre importanti esplorazione del Sistema Solare.

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Roma Strasburgo, pensieri

Così… tante cose, tanti pensieri che si muovono, tante impressioni… Stamattina ho accompagnato Paola al trenino, ora è già a Strasburgo, dove rimarrà per qualche giorno per lavoro.

Ora con i bimbi a casa..o dovrei ormai cominciare a dire i ragazzi … chi si (ri)vede i Cesaroni (papà compreso, mentre con la finestra aperta aspetta un refolino di vento, chè già a Roma è scoppiata la piena estate), chi gioca al computer… ed è strana la lontananza, non mi ci sono ancora abituato. Non dico che la prendo male, però è strana.

E immaginare quello che vede lei, così lontano da qui, dai tragitti di vita abituali… e vedere il tempo che passa, stupirsi del fatto che la figlia maggiore ora si prende l’incarico di preparare la cena.. e vedere tante piccole cose e tante piccole parti della famiglia, capire che è fatta di tutto questo, e altro ancora…tante piccole cose che hanno una consistenza, un sapore – se ci si ferma a sentire, a capire…

Chissà com’è a Strasburgo, questa sera. Sicuro che c’è una ragazza che stamattina era qui a Roma 😉

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