Blog di Marco Castellani

Mese: Novembre 2007 Page 2 of 3

Usando i neutrini per far la “radiografia” degli interni della Terra…

Utilizzando il rivelatore di neutrini chiamato “IceCube” (come pure altri rivelatori di neutrini ancora in progettazione) e il flusso di neutrini proveniente dal Sole,
potrebbe essere possibile investigare in dettaglio l’interno della terra, effettuando una sorta di “radiografia” passiva della sua
struttura…

Un team di fisici e geologi, di ogni parte del mondo, si è riunito nella proposta della costruzione di IceCube, un
rivelatore di neutrini da collocare al Polo Sud, con il quale dovrebbe essere possibile ottenere una rappresentazione
molto accurata del nucleo terrestre. rivelando il flusso di neutrini, che emerge dalla superficie terrestre dopo
avere attraversato integralmente il nostro pianeta (i neutrini – data la loro natura – hanno scarsissima interazione
con la materia e attraversano un pianeta con grande facilità, come fanno quelli provenienti dal Sole: la
probabilità che essi interagiscano con neutroni o protoni che costituiscono la materia ordinaria è infatti davvero
minima).
Il progetto è presentato in un articolo recente che prende il titolo (traducendo in italiano l’originale inglese)
“Mappando la struttura interna della Terra con
Neutrini Atmosferici”
. .

La cosa interessante è che IceCube, come dice il nome, è proprio un… cubo di ghiaccio! Precisamente, un enorme
cubo di ghiaccio da mettere appunto al Polo Sud, che grazie alla sua massa, ha la possibilità di interagire con
un numero non trascurabile di queste elusive particelle: non è solo ghiaccio, naturalmente, poichè nel suo interno
saranno opportunamente disposte file di rivelatori…



La notizia su Universe Today

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Coperta novembrina, ed altro…


November cover
Inserito originariamente da LucaPicciau

…Lo so, lo so: non dite nulla! Sono fissato con le foto della natura con i colori autunnali, ormai è cosa assodata…….. 😉

Tra una cosa e l’altra, sono riuscito finalmente proprio stamattina a finir di approntare la nuova versione del database degli ammassi globulari, che tanto mi ha fatto “tribolare” per la riorganizzazione delle tabelle MySQL.. si raggiunge all’indirizzo http://snipurl.com/gclusters

PS pensavo tra me e me.. non lo scrivo sul sito, ma questa per me è la “release Paola”.. beh un piccolo tributo alla mia sposa e al suo amore 🙂

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Blazing Glory


Blazing Glory
Inserito originariamente da isadoreberg

Meno male che non c’era fila in autostrada, oggi!

Arrivo, prendo il caffè. Faccio in tempo a sistemare il capitolo primo del libro di papà su Scribd.com (favoloso questo servizio web, non lo conoscevo ancora! Ieri sera ho “giocato” a metterci il mio articolino di cui ho già parlato nel post precedente). Arriva in stanza AT: c’e’ da lavorare sulle pagine per il prossimo congresso di Cefalù, poi devo andare dai sistemisti per fare abilitare l’account mail relativo al congresso; c’e’ anche da sistemare il first announcement.. insomma un “tranquillo” giorno di lavoro 🙂

Tra una cosa e l’altra, giro gli occhi e trovo sullo schermo, nella pagina di iGoogle campeggiare un bellissimo albero rosso… clicco, rimango ammirato. Che faccio, lo metto nel blog? Sì sì, mi prendo un attimo e scrivo un post: così, come viene 🙂

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Outono…


Outono…
Inserito originariamente da 21guilherme

Quante belle foto si trovano, semplicemente lasciando passare la “foto del momento” di flickr.com mentre si lavora…. 😉

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Un piccolo articolo, di un solo autore…

Insomma… forse i miei affezionati lettori, avranno notato che in questo blog non accade troppo di frequente che io parli di cose legate al mio lavoro. In effetti mi sono chiesto anch’io a volte, come mai questo accada, nel senso, come mai spontaneamente mi metta a scrivere di altre cose rispetto al mio mestiere di fisico delle stelle , che pure ha tanta parte dei miei interessi e delle mie giornate.

La risposta che mi dò, e che al momento mi sembra più convincente (.. lo so, domando e mi rispondo da solo, in pratica faccio tutto da me!), è che – essendo per me questo blog, come il fatto stesso di scrivere – parte di una autoterapia , diciamo come un balsamo oppure una doccia rilassante potrebbero essere, credo che mi venga naturale ricercare una sorta di bilanciamento, dando spazio ad  idee ed impressioni che nel lavoro quotidiano della “scienza” rischiano di rimanere nell’oscurità… Beh, mi sto dilungando un pò! In realtà era per dire del curioso sentimento, quasi una soddisfazione, quando il mio primo piccolo articolo solo a mio nome è arrivato nella lista odierna dei preprint…

…E non so come spiegarlo, ma il fatto che fosse, per la prima volta, un lavoro fatto tutto da me, mi dava un sapore particolare… Una cosa al di là di esser più o meno bravi, intendiamoci: piuttosto, una cosa diversa… Eppure ho avuto la fortuna di lavorare con persone molto valide e collaborare anche a lavori importanti, ma questo, per quanto sia “solo” un piccolo contributo al libro del congresso, per me ha davvero qualcosa, come se segnasse una data, un “milestone” personale:  vedere nella parte “Authors” solo il mio nome … e io pensavo – fino a poco tempo fa – che non avrei mai fatto una cosa tutta da me… Un’altra (meno male) delle mie previsioni errate, grazie al cielo 😉

Galactic Globular Clusters Database: a progress report
Authors: M. Castellani(Submitted on 19 Nov 2007)

Abstract: The present status of Galactic Globular Clusters Database is briefly reviewed. The features implemented at the time writing are described, as well as plans for future improvements.

[0711.2932] Galactic Globular Clusters Database: a progress report

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Immagini astronomiche nel cassetto? Inviale a Kstars!

Nel forum del programma per linux “Kstars” è apparsa la richiesta a tutti gli appassionati di contribuire con foto ed immagini di oggetti astronomici… un modo per collaborare al software anche senza saper programmare!

“Mai desiderato di contribuire a KStars, ma non hai competenze di programmatore? Ora puoi. Vorremmo avere più immagini disponibili per la finestra dei ‘Dettagli’ del cielo.


Al momento, abbiamo la maggior parte delle immagini del catalogo Messier, e Glenn Backer recentemente ha contribuito per altre 40 immagini di oggetti NGC dalla lista Herschel 400. Ci serve un sacco di roba in più! Per esempio, abbiamo bisongno delle immagini di tutti i pianeti…”


Leggi il post completo (in inglese)
dal

KStars Community Forums
.

La home page di KStars, planetario desktop per l’ambiente linux KDE

(Nell’immagine, M31 “vista” attraverso KStars, dalla galleria di screenshot del sito)

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Sabato sera a veder l’opera…!

E’ stato piuttosto “emozionante”, devo dire, lo scorso sabato sera, mettere piede dopo tanto tempo di nuovo in una sala da concerto. E l’occasione per me era davvero ghiotta: si stava per avverare il suo sogno, da tanto tempo coltivato, di poter assistere ad una rappresentazione de La Bohème di Puccini, opera della quale sono innamorato da tempo (dopo esserne venuto in contatto dalla colonna sonora di quel magnifico e poetico film che è Stregata dalla Luna). Insieme a questo vi era il fatto di poter uscire con Paola, noi due da soli, cosa che ultimamente si è fatta piuttosto difficile 😉

Insomma tutto questo insieme, nella cornice dell’auditorium di Via della Conciliazione. Siamo partiti con buon anticipo per trovare posto (e siamo stati fortunati, a trovare un posticino vicino), e ci siamo diretti con curiosità alla sala. Appena hanno aperto ci siamo diretti ai nostri posticini, per scoprire con gradevole sorpresa che eravamo piuttosto avanti, vicini all’orchestra e alla scena: eh sì, perchè contrariamente ai miei “timori”, vi era allestita una scenografia completa e suggestiva, altro che “in forma di concerto”, ma la vera e propria opera!

Beh, non ho tempo di fare una vera e propria recensione, e mi sa che non ne ho nemmeno le competenze… 😉 Voglio solo dire che è stata davvero una bella serata, e ho riportato una serie di impressioni gradevoli ed interessanti… tra le quali.. il poter assistere da vicino alla meraviglia della musica “in atto”, nel vedere i giovani orchestrali suonare (e bene!), vede i loro sguardi d’intesa, vederli girare i fogli con lo spartito, anche vederli parlottare piano o guardare il palco interessati, provare gli strumenti durante le pause… stupirsi per la scenografia curata e davvero suggestiva… il gioco così bel calibrato delle luci che con il mutarsi dei colori seguivano e suggerivano i diversi stati d’animo dominanti durante lo svolgimento dell’opera (e quanto può fare il semplice colore della luce!!) … la simpatia e la mimica dei cantanti, alcuni dei quali ho scoperto bravissimi anche come attori veri e propri… e come non dire la suggestione della musica, così evocativa, così meravigliosamente melodica come solo un genio italiano poteva ideare, la cantabilità spiccata delle arie, la stupenda cellula melodica del secondo atto (la mia preferita)… la contentezza davvero contagiosa del direttore Francesco La Vecchia al termine della rappresentazione, il suo complimentarsi con gli orchestrali – gli orchestrali, quasi tutti molto giovani, della Orchestra Sinfonica di Roma – e i cantanti (e senza alcun cenno di fastidioso divismo, ma solo con la gioia di una cosa ben fatta)… gli applausi della sala… e tornare a casa con tanta bella musica nel cuore ed ancora nelle orecchie…

Davvero magnifico, davvero tutti bravissimi. Davvero un genio, Puccini…

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Quarantaquattro…!

…No,no: non sono i quarantaquattro micietti (sei per sette più due) della canzone dello Zecchino D’Oro di quando ero bambino, ma sono gli anni con i quali mi sono svegliato stamattina!! 😉

E’ buffo, da una parte mi sembra che non siano pochi, dall’altra però c’e’ che non mi sento ancora davvero “adulto”, in un certo senso (ma ci si arriverà mai a sentircisi? E sarà “conveniente”?). Eppure tanta parte di vita e di responsabilità e di cose di lavoro e famiglia, mi passa ormai tra le dita, ogni giorno! Quando ero bambino, riguardavo le persone grandi come una sorta di “roccia”, di entità “compiute”, autonome e autosufficienti: ora sto imparando che uno è qualcosa se si lascia immettere in una rete di relazioni, articolazioni, aiuti e sostegni. La tentazione dell’autosufficienza è continua, ma (a mio avviso) illusoria e forse.. ultimamente triste!

Per il resto, dirò che forse mi sono “accorto” più del giro di boa dei quaranta (potenza delle cifre!), che di questo. Che altro dire? Beh, si continua a diventare grandi. A crescere, a camminare… 😉

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